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"I Carabinieri sono più popolari del tricolore e dell'inno di Mameli e più presenti, nel quotidiano, di qualsiasi altro corpo" (G. Oliva - Storia dei carabinieri). Questa è forse una tra le più note considerazioni espresse sui militari della "Benemerita". Ve ne sono tante altre, raccolte e pubblicate su "Le Fiamme d'Argento" n. 11 del novembre 2008 da Vittorio Rosi. Eccone alcune:
1) Il Presidente della Repubblica ha avuto modo di affermare che:
"l'Arma è un punto di riferimento per la nazione";
"L'Arma realizza oggi un modello di combinazione virtuosa di umanità, professionalità, stile e fermezza che travalicano i confini nazionali, suscitando interesse, profondo rispetto ed ammirazione";
2) Il Generale David Pretaeus, comandante statunitense in Iraq, alla stazione televisiva CNN, elogia i carabinieri per la competenza, la disciplina e lo spirito di sacrificio dimostrati, nel corso dell'addestramento dei militari e degli agenti di polizia irakeni. Successivamente li definisce, testualmente: "The best of best police";
3) Gian Maria Raimondi, giornalista, afferma che "Gli italiani amano i carabinieri, ma non gli assomigliano molto";
4) Sergio Romano, sul "Corriere della Sera" afferma che i carabinieri sono stati "I gesuiti del Re", diventano poi "I custodi della Repubblica". Ma restano sempre un "ordine" e sono, per molti aspetti, "la migliore anomalia italiana";
5) Il "Corriere della Sera" riferisce che, da precisi censimenti svolti, l'Arma è la prima (il 78%), nelle valutazioni svolte sulla fiducia offerta;
6) Mario Sconcerti, giornalista, afferma che: "Ii carabinieri diventano la gente e viceversa, in una parola i carabinieri siamo tutti noi, il Paese reale, la verità eroica e domestica";
7) Roberto Campanelli, regista, dice che: "…Anche oggi, che la società galleggia tra tante cose, l'Arma continua ad essere un punto fermo";
8) Da fonti non meglio precisate è stato detto che:
- "L'Arma è la cinghia di trasmissione tra il popolo e le istituzioni";